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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

Gli hotel a Viterbo

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Un borgo medievale al centro di una provincia che conserva gelosamente usi e costumi risalenti ad una società,quella degli Etruschi, che gettò le basi di parte dell'odierna civiltà europea. La Tuscia, appunto,cioè terra dei Tusci o meglio degli Etruschi che secoli fa abitarono questi luoghi plasmandone il paesaggio ora a noi visibile.Viterbo ne è il capoluogo,una città di dimensioni modeste a nord della ineguagliabile Roma eppure nel suo piccolo ricca di storia e di arte.Lontana dalla confusione della metropoli,intima ed accogliente rappresenta la tappa ideale per il turista in cerca tradizioni veraci...Il centro storico racchiuso dalle mura medievali nasconde un'intimità antica come pochi luoghi al mondo sanno ancora dare..all'interno delle mura si può passeggiare tra vicoli e stradine ammirando profferli e fontane mentre il corso,la via principale,offre una gran varietà di negozi per fare shopping.Luogo ideale per la permanenza è l' hotel Tuscia ,situato proprio nel c

Tarquinia:appuntamento con il Medioevo

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Tarxna ,questo è il nome con cui gli Etruschi chiamarono la potente città affacciata sul Tirreno e della cui civiltà oggi rimane l'imponente necropoli di Monterozzi,designata dall'Unesco "patrimonio dell'umanità".Corneto,così nel Medioevo indicarono il borgo sorto su un colle sovrastante il mare a poca distanza dalla città della "lega dei dodici popoli".Due nomi,seppur diversi tra loro ma che nascondono la medesima anima che nel tempo si è trasformata e stratificata regalandoci un luogo i cui palazzi,torri,cinta murarie,tombe e necropoli sembrano vivere immutati nel tempo.A maggio,con l'arrivo della primavera,si vuol rivivere un "momento di storia":l'antico borgo indossa di nuovo le antiche vesti,le piazze si rianimano come nelle fiere di un tempo.Le antiche mura e le numerose torri riaprono magicamente le proprie porte:così dal 8 al 16 maggio si avrà l'occasione di fare un breve viaggio nel passato.Nelle piazze si troveranno vendit

Il palio di S.Anselmo e la sagra del biscotto

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Aprile è un mese denso di feste e sagre che lasciano spazio e memoria a tradizioni centenarie...Tra queste possiamo annoverare il palio di S.Anselmo e la sagra del biscotto che si celebrano a Bomarzo il 24 e il 25 aprile.La tradizione affonda le radici nel tempo:Il primo palio venne celebrato il 24 aprile del 1544 in occasione del matrimonio tra Vicino Orsini( il fautore del parco dei mostri )e Giulia Farnese.Oggi grazie all'impegno e agli studi del Comitato Vicino Ursini de Castro Polimartu è possibile rivivere e rivisatare questo evento:il corteo storico,composto di 120 figuranti,ripropone i personaggi di allora vestiti con costumi storici fedelmente ricostuiti ed è suddiviso in cinque rioni riferentesi ad altrettante famiglie dominanti.Per le vie dell'antico borgo,quindi,vedremo sfilare: il "Rione Dentro",quello più antico,i cui colori sono giallo e nero e il cui stemma è una torre merlata; il "Rione Borgo",nato nel XVII secolo,i cui colori sono rosso e

Le tradizioni della Tuscia

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Questo fine settimana la Tuscia propone la sagra del biscotto a Bomarzo,la sagra del l'asparago a Canino e la festa della Merca. Si svolgeranno il 23 24 e il 25 aprile all'insegna di feste,cortei storici,visite guidate,mercatini,degustazioni,passeggiate,tornei... La sagra del biscotto di Bomarzo fa da cornice al più importante "Palio di Sant'Anselmo" per ricordare l'opera del vescovo vissuto nel VI secolo che riuscì a contenere l'invasione dei Goti.In onore del santo si svolgeranno il corteo storico per le vie del borgo e il "Palio" delle 5 contrade i cui fantini cavalcano "a pelo",cioè senza sella .Per maggiori informazioni La sagra dell'asparago di Canino ha invece un sapore più enogastronomico anche se in questa occasione non mancheranno incontri culturali,visite guidate a siti di interesse storico-sociale, al parco etrusco-archeologico di Vulci ,degustazioni di prodotti locali ed in particolare dell'asparago detto "m

L'associazione archeotuscia

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La Tuscia è conosciuta per le attrattive paesaggistiche,naturali ed archeologiche che la rendono un territorio unico ed irripetibile come tra l'altro è il patrimonio italiano,un collage di tante zone di singolare bellezza tesoro e vanto per noi Italiani..Un'eredità preziosa ed irripetibile quella della Tuscia,gli Etruschi ne hanno capito il valore gettando in questi luoghi le fondamenta di potenti città,plasmando la terra e la natura secondo tradizioni antiche eppure tutt'oggi usate,ponendo le basi della futura civiltà,la nostra appunto...In questi luoghi lo spirito etrusco non si è mai sopito;la natura,i boschi,i laghi,i fiumi sembrano ancora parlarci con quel misterioso idioma non ancora svelato,come ben sapeva il poeta Vincenzo Cardarelli:"L'Etruria primigenia si compone in un irresistibile slancio verso il monte.Navigano le greggi sulle pianure ventose..."Una terra irripetibile la cui ricchezza ha saputo sfidare il tempo ma che oggi necessita di aiuto,di n

La zuppa con l'agnello

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La terra di Tuscia presenta un paesaggio vario e multiforme a cui si accompagnano anche tradizioni contadine a volte differenti tra loro.A secondo delle zone,quindi avremo un'enogastronomia imperniata sul pesce di lago o di mare,su funghi e castagne o su cereali e frutta tipici della pianura...Il ventaglio di proposte enogastronomiche e culturali che questo territorio è in grado di offrire prende origine da tradizioni antichissime tramandate da generazioni....ed è in quest'ottica che oggi vi proponiamo una ricetta tipica,la zuppa con l'agnello detta anche "Giubba e calzoni".Si tratta di un piatto unico,come suggerisce il nome,che i pastori maremmani usavano portare con sè durante il periodo della lavorazione dei campi .... Ingredienti: 1 kg di agnello 500 g di polpa di pomodoro 100 g di grasso di prosciutto (o guanciale) 4 carciofi 4 patate pecorino pane casereccio raffermo vino bianco secco olio extravergine d’oliva cipolla aglio carota peperoncino sale pepe Pre

Le ceramiche di Elena

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Un territorio antico come la Tuscia serba numerosi segreti che solo l'occhio attento e curioso del turista intenditore sa scoprire e rivalutare con il giusto peso... E' proprio passeggiando nel cuore di Viterbo si è incuriositi dal seicentesco palazzo Brugiotti che racchiude un piccolo museo della ceramica,i cui pezzi vanno dalle forme acrome a biscotto a quelle invetriate e smaltate.L'uso medievale dei "butti",pozzi scavati nel tufo in cui si buttavano ogni tipo di rifiuti,ha permesso di conservare fino ai giorni nostri notevoli testimonianze di costumi antichi come riportano le immagini dipinte nei vasi o nei piatti.Il museo conserva la ricca collezione di un'arte antica e misteriosa che nel tempo si è evoluta in forme e colori diversi pur mantenendo l'originale freschezza.Una tradizione antica ripresa ed elaborata dai migliori artigiani della Tuscia che hanno saputo ereditare ed approfondire tecniche cancellate dalla produzione industriale...Nel territ

La Tuscia al Vinitaly 2010

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Si è conclusa ormai da pochi giorni a Verona la fiera internazionale dei vini,Vinitaly 2010.Un'occasione importante per mostrare una delle eccellenze della produzione enogastronomica italiana,le cui peculiarità spaziano dal nord al sud con un ampio ventaglio di aromi e sapori.La fiera,oltre a mostrare le eccellenze italiane, è stata un appuntamento di approfondimento culturale grazie ai numerosi workshop,alle visite guidate del gusto ed ai numerosi interventi da parte di esperti del settore.Un'occasione,insomma,per gli stranieri ma in particolare per gli stessi Italiani di conoscere a fondo la territorialità e la genuinità di una nazione "stretta e lunga"e per questo varia e diversa da zona a zona.In questo "immenso"microcosmo c'era anche la "piccola grande Tuscia",piccola perchè si tratta pur sempre di una provincia,grande perchè i dati parlano chiaro....Questa terra vanta vini doc come l'Est,Est,Est di Montefiascone,prodotto sulle pendi

Il sito etrusco dell'Acquarossa

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A pochi chilometri da Viterbo e a 4 dalla Cassia sorgeva un abitato etrusco,chiamato Frontac o Ferenth.Il pianoro tufaceo e il fosso dell'Acqua Rossa ( cosiddetto per la presenza di ferro)rappresentarono il luogo ideale per un insediamento risalente probabilmente al VII secolo a.c.ma che riporta anche resti eneolotici del III millennio.Le case erano ripartite in varie zone comprendenti una superficie di 30 ettari,studiata ed analizzata dall'istituto Svedese di Studi Classici con a capo re Gustavo Adolfo di Svezia che operò in questi luoghi dal 1966 al 1975.L'importanza di questa zona,già segnalata all'inizio del 1900 da Luigi Rossi Danielli archeologo viterbese,è da attribuirsi alla sua esclusiva natura:è pressocchè l'unico sito dell'Etruria dove è stato possibile riportare alla luce resti di capanne o abitati etruschi.Un altro elemento di fondamentale importanza è che dopo l'abbandono nel V secolo non fu mai più abitato:il luogo,quindi,si è mostrato in un c

La strada dei vini dell'alta Tuscia

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La Tuscia è un territorio ricchissimo di reperti archeologici,con la densità più alta in Italia,di scenari naturali per fortuna ancora integri e di una sapiente tradizione enogastronomica.In questa ottica la Regione Lazio ha istituito nel 2001 la cosiddetta "Strada del vino dell'alta Tuscia" ,il cui comprensorio conta numerosi borghi del territorio,tra cui:Marta,Capodimonte,Bolsena,Gradoli,San Lorenzo nuovo,Montefiascone,Valentano che gravitano intorno al singolare scenario del lago di Bolsena e Latera,Grotte di Castro,Acquapendente,Proceno e Lubriano quest'ultimo affacciato sulla valle dei calanchi.La bellezza e la varietà dei paesaggi si integra notevolmente con la presenza di botteghe artigianali,cantine,aziende agricole protette dall'antica cornice di un borgo medievale sperso in mezzo ad una valle, incastonato tra i monti o adagiato su un lago...Accanto a questa strada vi è anche la "Strada del vino della Teverina" che comprende paesi come Bagnoreg

Il centro botanico Moutan

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Dopo aver visitato i giardini all'italiana di Villa Lante o il caratteristico borgo medievale di Vitorchiano il turista dovrebbe soffermarsi un'altra volta ,approfittando della primavera...A pochi chilometri da Bagnaia e d a Vitorchiano ,infatti,si cela uno dei più grandi e ricchi centri botanici di Peonie.Il suo nome Moutan deriva proprio dal Cinese ed è esteso su di un territorio di 15 ettari che ospita la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi.Per la cultura orientale questo fiore è simbolo di ricchezza ed abbondanza e fu a lungo la pianta rappresentativa più diffusa nella cultura artistica pittorica e scultorea.La sua adattabilità al clima europeo lo rendono un fiore diffuso ed amato anche nel monfo occidentale per la bellezza ed i colori.Durante aprile e maggio,periodo di fioritura delle Peonie,con la complicità delle temperature primaverili è possibile assistere allo spettacolo visivo ed olfattivo che le seicento varietà di queste piante sono i