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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

I giardini segreti del lazio:L'oasi di Ninfa

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Un giardino particolarmente rigoglioso con sentieri immersi tra le piante esotiche e locali che il principe Galasio Caetani volle,agli inizi del Novecento,collezionare e curare.Oggi Ninfa,o meglio ciò che rimane dell'antica città,è un posto magico,quasi irreale nella sua naturalezza,dove si può passeggiare,ammirare,guardare o semplicemente..ascoltare.I resti del borgo medievale di Ninfa,da cui il giardino trae il nome,fanno da cornice a questo piccolo mondo:Rovine di case,saccheggiate e bruciate,di chiese un tempo fastose ed importanti.Nel 1921 il principe bonificò la zona,la malaria fui una delle cause dell'abbandono del borgo,e vi piantò numerose specie di piante sotto la guida della madre di origine inglese Aba Wilbraham Caetani.L'opera di arricchimento fu proseguita dal fratello Roffredo, dalla moglie di quest'ultimo e dalla figlia Lelia Caetani Howard. Ninfa è quindi il prodotto di cure e interventi botanici favoriti da un microclima: il luogo è infatti protetto a

La via francigena della Tuscia

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Eletta a "Itinerario culturale del Consiglio d'Europa",la via Francigena o Romea rappresenta oggigiorno uno tra i tanti patrimoni della cultura europea.Secondo la testimonianza di Sigerico,arcivescovo di Canterbury,la strada per Roma, lunga e piena di pericoli,era una tappa fondamentale per il pellegrino cristiano alla ricerca della catarsi spirituale.Oltre la città di San Pietro anche Santiago de Campostela e Gerusalemme erano considerata tappe fondamentali nella vita del credente.In effetti questi lunghi percorsi,effettuati da gruppi di persone che percorrevano una ventina di km al giorno,oltre a rappresentare un desiderio puramente spirituale sono l'espressione ancora abbozzata e nebbiosa di una coscienza europea,come affermò Goethe:"l'Europa nacque sulle vie del pellegrinaggio".Del lunghissimo percorso,forse quello più particolare e meglio conservato è quello che riguarda la Tuscia viterbese.L'itinerario parte da Proceno,ai confini con l'Umbr

La selva di Paliano

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Un territorio immenso,470 ettari,in provincia di Frosinone.Anni fa e,più precisamente nel 1974,il principe Antonello Ruffo di Calabria volle trasformare questo territorio in uma immensa selva:più di duecento specie di uccelli,alcuni in via d'estinzione,gru,fenicotteri rosa,orsi,zebre,piante da tutto il mondo,laghetti,sentieri,aree picnic,visite guidate,aree attrezzate per bambini,insomma un vero Eden alle porte di Roma.Purtroppo,come spesso accade,il paradiso si è trasformato in purgatorio e poi in inferno...e quindi..abbandono,discariche come quella di Colle Fagiolara,progetti per lottizazzione di terreni per edilizia..Dopo sette anni di completo abbandono,una parte della Selva è stata riaperta al pubblico con l'organizzazione di feste,visite guidate e stand enogastronomici.La Regione Lazio si è espressa in merito al futuro di questa terra ed intende trasformarla in Monumento naturale;noi operatori turistici di Lazio sconosciuto e in senso più ampio di Mirabiliatour ci augur

Il Cammino di San Francesco

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Rieti e i suoi paesaggi d'autore.... L'agenzia Viaggi e T.O. Paper Moon organizza tour di gruppo nal Lazio sconosciuto Mirabiliatour organizza viaggi guidati nell'Italia sconosciuta

Dai castelli al mare:La via nettunense

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La via nettunense,una trentina di km che dai colli scende dolcemente verso l'agro romano e il mar Tirreno attraverso un paesaggio un pò deformato dalla modernità ma che racchiude ancora gioielli di rara bellezza.La zona dei castelli romani,così vengono chiamati i borghi costruiti sui colli intorno a Roma,era ben nota fin dall'antichità per la dolcezza del clima e la bellezza dei paesaggi e per questo zone ricche di ville patrizie dove passare la villeggiatura.Il borgo di Marino, adagiato sui colli Albani e famoso per il suo vino bianco DOC,conserva un mitreo dipinto unico in Italia per importanza pittorica ed archeologica e una cisterna romana adattata al culto cristiano.Mentre Castel Gandolfo,arroccato sul colle,affacciato sul lago Albano e secondo la tradizione fondato da Ascanio figlio di Enea,fu sede fin dai tempi antichi di ordini religiosi e alti prelati.Le opere di Gian Lorenzo Bernini e le numerose ville,come quella appartenuta ai Torlonia o ai Cybo,fanno di questo borg

Ricette tipiche di Rieti:Le fregnacce alla sabina

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Ogni terra e ogni provincia ha le proprie usanze e credenze che si tramandano da anni attraverso quel filo incredibile e lunghissimo chiamato tradizione. Anche nel reatino,territorio ricco di monti e di boschi,si possono scoprire sapori e ricette la cui memoria si perde nel tempo...Oggi ve ne proporrò una,il cui ingrediente principale sono le fregnacce un tipo di pasta simile ai maltagliati e che,in dialetto, significa sciocchezza,cosa stupida e priva d'importanza: Fregnacce ai funghi Ingredienti per 4 persone 400 gr di pasta tipo fregnaccia, 100 gr di funghi misti Una confezione di passata di pomodoro, 1 chiucchiaio di prezzemolo tritato, 1 etto di olive nere o verdi. 6 chiucchiai di olio d'oliva, 2 spicchi d'aglio, un pò di peperoncino Preparazione Portate ad ebollizione l'acqua e mettetevi le fregnacce.A parte,preparate il sugo con dell'olio in cui farete soffriggere l'aglio e il peperoncino,a cui aggiungerete funghi,olive e pomodoro.Fate cuocere finchè il s

I gatti di piazza Argentina

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Che i gatti siano antichi amici dell'uomo,così come i cani,è cosa nota come ci testimonia uno scheletro umano con accanto quello di un felino,rinvenuto a Cipro e risalente al 8000 A.C.Così anche nell'antica Roma si diffuse il culto della dea Bastet,Artemide per i Greci,poi identificata con Iside,a cui veniva dedicato un tempio,il cosiddetto Serapeum.L'effige dei gatti veniva riprodotto sugli scudi ed erano di moda nomi di persona che richiamavano quelli dell'adorato felino,come Felicia,per esempio,che significa gattina o micina.Durante il Medioevo la vita divenne dura per queste bestiole,infatti nel 1233 Papa Gregorio IX sostenne che i gatti,in particolare quelli neri,erano reincarnazioni del diavolo e per questo bruciati vivi,rinchiusi dentro sacchi,nei roghi per le streghe.Solo il Rinascimento rivalutò la figura di questo animale e nei primi anni del Novecento,il comune di Roma li manteneva a proprie spese con razioni di trippa, da cui il detto romanesco "non c&#

Un antico paese chiamato Marcellina

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A soli37 km da Roma,sorge alle pendici dei Monti Lucretili o meglio a quelle del Monte Morra un grazioso paesino dell'agro romano.In lontananza si possono scorgere i Colli Albani ricchi di vigneti e dolcemente degradanti verso il Tirreno,il solitario Monte Soratte e più in là i Monti Cimini,il confine tra l'antica terra degli Etruschi e quella dei Romani.Terra abitata fin dal Neolitico,come testimoniano i numerosi reperti ritrovati, nell'età romana era territorio sabino i cui abitanti erano dediti alla pastorizia e all'agricoltura.Dopo la sconfitta di questi ultimi da parte di Roma divenne colonia apprezzata per la mitezza del clima e la bellezza dei luoghi,in cui sorsero numerose ville del'aristocrazia romana.Durante il Medioevo conobbe il periodo di saccheggi ed abbandono che caratterizzò tutta l'Italia invasa dalle popolazioni barbariche e divenne Castrum Marcellinii,dal nome di una nobile famiglia che si distinse per opere di valore.Il Castro,oltre ad essere

Etruscopolis:La città degli Etruschi

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Sotto la città di Tarquinia,in una cava risalente al IV secolo A.C. che gli Etruschi utilizzavano per l'estrazione del macco,pietra calcare con cui costruirono la loro città,un poeta dell'archeologia o meglio un mediatore tra passato e presente,conosciuto come Omero Bordo,ha realizzato quella che può essere definita un'opera senza tempo.La cava adibita a fungaia è stata comprata dall'artigiano Omero che ha saputo sfruttarne i meandri e le volte oscure per celebrare una passione antica eppure sempre viva:all'interno di teche in vetro si possono ammirare gioielli,monili,vasi,utensili mentre plastici faraonici riproducono le grandiose città etrusche.Omero ha scoperto anni fa gli ingredienti misteriosi e grazie alla sua passione infinita per i suoi antenati,nel corso degli anni, ha riprodotto oggetti così perfetti da sembrare veri da poter essere presenti nelle teche più famose del mondo:Louvre,museo Vittoria di Melbourne o Paul Getty di Los Angeles.Una visita imperdibi