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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Barbarano Romano

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A soli 87 km da Roma,seguendo l'antica via Cassia in direzione di Vetralla,si trova un interessante borgo di origine etrusca.Sorge sulle propaggini del distretto vulcanico Cimino-Vicano,su un pianoro tufaceo delimitato dalla confluenza di due emissari del torrente Biedano.Abitato fin dalla preistoria,in particolare dall'Età del bronzo come testimoniano i reperti trovati,il primo insediamento stabile si ha nel Medioevo probabilmente ad opera dei Longobardi ed in particolare da parte del re Desiderio che nel 711 fortificava i borghi della Tuscia per contrastare l'avanzata dei Franchi di Carlo Magno.Testimonianza di questo periodo era la torre a pianta pentagonale,resto della rocca detta appunto,di Re Desiderio.L'impianto del paese è a forma di pesce,con una via principale fiancheggiata da 2 secondarie parallele ed allungato sul pianoro che finisce alla confluenza dei due torrenti,mentre la parte non difesa dai dirupi,è circondata da mura e torri in tufo rosso risalenti al

La polenta sulla spianatora della Tuscia

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La polenta è un ingrediente tipico delle ricette popolari italiane ma diffuso anche in molte regioni d'Europa e nel Sud America.E' ricavato dalla farina di alcuni cereali che, a secondo della regione,variano:Così nel nord Italia si mangia la Taragna ricavata dal grano saraceno,l'Uncia,mangiata sul lago di Como,è un miscuglio tra grano saraceno e mais,la Frascatula,tipica della Lucania e diffusa anche in Sicilia,si prepara con il mais e le patate,la Purenta fatta in Sardegna si cucina con mais a cui si aggiungono i prodotti tipici del luogo.Insomma luogo in cui vai,polenta che trovi.Anche la Tuscia ha la sua ricetta Tipica con farina gialla e mangiata sulla "spianatora"cioè una piccola tavola di legno che ne esalta il sapore. Ingredienti per 4 pax 500 gr di farina di mais sugo rosso con costarelle di maiale o salsicce o funghi stagionali tipici del luogo parmigiano grattato Preparazione Per il sugo:far soffriggere in olio d'oliva il battuto con odori vari a cui

Le feste dell'olio nella Tuscia

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E' novembre ormai,l'autunno già avanzato porta nuovi frutti e la Tuscia ne porta molti,anche se il più prezioso è decisamente l'oliva da cui si ricava un olio dop conosciuto in tutto il mondo per il sapore delicato ed originale.Grazie alla ricchezzza del suolo e al clima particolare l'olio che si coltiva in questa zona ha proprietà organolettiche d'eccellenza,come tra l'altro avviene per le olive coltivate in altre terre d'Italia,diverse per caratteristiche e gusto e che rappresentano il vero,unico ed inestimabile tesoro italiano. Mirabiliatour propone week end nella Tuscia in occasione delle feste dell'olio,un modo diverso per trascorrere piacevoli giornate all'insegna della cultura,dei sapori e delle tradizioni di una terra ricca e generosa. Blera. Festa dell'olio novello. Il programma: Sabato 20 novembre 2010 Ore 9.00: frantoio "Colli Etruschi": visite guidate e degustazione di piatti tipici blerani a base di olio novello fino alle o

Vincent Van Gogh a Roma

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Dal 8 ottobre 2010 al 6 febbraio 2011 si svolgerà a Roma,presso il complesso del Vittoriano,una mostra pittorica dedicata al pittore olandese.Ben 70 capolavori esposti secondo un percorso scientifico volto ad esaminare e a comprendere le caratteristiche delle realtà care a Van Gogh:La campagna e la città.Tralasciando le ipotesi romantiche per cui la pittura era prodotto della pazzia,si vedrà come il pittore olandese,colto e consapevole delle proprie capacità,sia passato attraverso un iter pittorico lungo e profondo,ispirandosi ai suoi contemporanei quali Pissarro e Cézane e a quelli meno recenti come Delacroix o Daubigny.Il lungo studio del colore e della forma si accompagna ad una personale traduzione della realtà,così come l'autore la percepisce,una realtà in divenire che si trasforma lentamente ed inesorabilmente.Dipinge la campagna raffigurando contadini silenziosi ed intenti nel lavoro dei campi,un mondo quasi immutato ed immutevole, cristalizzato nelle sue tradizioni e nei su

Archeotuscianews n. 3

E' uscito il terzo numero di Archeotuscianews,il magazine dell'omonima associazione impegnata nella valorizzazione e nella scoperta di siti etruschi di cui la terra di Tuscia è particolarmente ricca.Nel nuovo numero potrete trovare notizie ed idee riguardo temi concernenti il sito dell'Acqua Rossa,la Cuccumella di Vulci,le tombe etrusche di Tarquinia e tanti altri spunti per evidenziare l'importanza archeologica e culturale del nostro territorio e di quelli limitrofi. Buona lettura Open publication - Free publishing - More tuscia Mirabiliatour organizza tour guidati nella Tuscia

Gli Etruschi e il farro

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Il farro è un cereale dalle origini antichissime,pare fosse coltivato in Palestina già nel 7000 A.C.mentre cominciò ad essere usato nella penisola italica nel 3000 A.C.Gli Etruschi lo usavano per preparare il "puls";i chicchi venivano tostati in forno,pestati e bolliti fino ad ottenere una specie di polenta a cui,talvolta,venivano aggiunti piselli,fave o miglio.Dall'analisi dei pollini rinvenuti durante gli scavi archeologici si è potuto ricostruire l'ambiente vegetale caratteristico dell'epoca etrusca,a cui va aggiunta la testimonianza pittorica delle tombe e quella dei vasi che riproducono scene di vita quotidiana.Anche i Romani utilizzavano il farro,descritto da Plinio "primus antiqui Latio cibus"e coltivato nella pianura Padana e in quella Campana,granaio dell'Etruria.Roma,talvolta,importava cereali dall'Etruria ed in particolare durante le guerre che videro protagonista Scipione l'Africano le città etrusche erano tra le prime importatric

La casa dei gladiatori di Pompei

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Appprofitto di questo spazio per esprimere quello che è il comune sentire di tanti Italiani e comunque,credo,di tutti gli abitanti di questo grande condominio chiamato pianeta terra.E' paradossale che testimonianze artistiche come Pompei sopravvissuta alle ceneri ed ai lapilli di un'eruzione vulcanica straordinaria e al lento fluire dei secoli possa ,nel 2000 D.C.,degradarsi lentamente e miseramente senza che nessuno se ne accorga.Probabilmente ha ragione l'autore dell'articolo in cui si invoca l'intervento di uno sponsor,capace economicamente e consapevole artisticamente;d'altra parte se il dedalo della nostra burocrazia è incapace a salvaguardare ciò che è il patrimonio dell'umanità,ben venga un filantropo in grado di difendere ciò che appartiene a tutti,ciò che è il memento mori del genere umano.Ma in questo contesto credo che sia giunta l'ora per gli agenti di viaggio di riprendere ciò che hanno lasciato anni fa a favore di un turismo "industria

Il mistero etrusco della Cuccumella

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Vulci fu una città stato etrusca di notevole importanza e dimensioni,un luogo che tutt'ora conserva opere di inestimabile valore archeologico come la tomba François e la Cuccumella,il tumulo più grandre d'Etruria.Quest'ultima, già esplorata da cercatori di tesori o di improbabili emozioni come Luciano Bonaparte o lo scrittore D.H. Lawrence,è un'opera di evidente significato simbolico.Presenta un diametro di 65 metri e un'altezza di 20 con tre ingressi di accesso preceduti da un lungo dromos al cui interno vi è un intricato labirinto interamente scolpito nel tufo.La forma esteriore è quella di 2 coni sovrapposti:uno punta verso il cielo,l'altro verso la terra con un evidente significato magico simbolico.Le energie provenienti dalle stelle passavano attraverso i cunicoli sotterranei,nelle cui pareti erano scolpite costellazioni ed animali,superando simbolicamente il potere distruttivo della morte.L'eterna lotta tra Eros e Tanatos,tra l'istinto vitale e qu