Gli Etruschi e il farro




Il farro è un cereale dalle origini antichissime,pare fosse coltivato in Palestina già nel 7000 A.C.mentre cominciò ad essere usato nella penisola italica nel 3000 A.C.Gli Etruschi lo usavano per preparare il "puls";i chicchi venivano tostati in forno,pestati e bolliti fino ad ottenere una specie di polenta a cui,talvolta,venivano aggiunti piselli,fave o miglio.Dall'analisi dei pollini rinvenuti durante gli scavi archeologici si è potuto ricostruire l'ambiente vegetale caratteristico dell'epoca etrusca,a cui va aggiunta la testimonianza pittorica delle tombe e quella dei vasi che riproducono scene di vita quotidiana.Anche i Romani utilizzavano il farro,descritto da Plinio "primus antiqui Latio cibus"e coltivato nella pianura Padana e in quella Campana,granaio dell'Etruria.Roma,talvolta,importava cereali dall'Etruria ed in particolare durante le guerre che videro protagonista Scipione l'Africano le città etrusche erano tra le prime importatrici di cereali per le campagnie d'Africa.
Nelle numerosissime tombe rupestri di cui la Tuscia è ricca sono state trovate anche residui di cereali e di farro lasciate insieme ad utensili personali per la vita nell'oltre tomba del defunto.
Fonte:"Il farro" a cura di Clorinda Paccosi, pubblicato su Archeotuscia news n.3
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