Il sito etrusco dell'Acquarossa




A pochi chilometri da Viterbo e a 4 dalla Cassia sorgeva un abitato etrusco,chiamato Frontac o Ferenth.Il pianoro tufaceo e il fosso dell'Acqua Rossa ( cosiddetto per la presenza di ferro)rappresentarono il luogo ideale per un insediamento risalente probabilmente al VII secolo a.c.ma che riporta anche resti eneolotici del III millennio.Le case erano ripartite in varie zone comprendenti una superficie di 30 ettari,studiata ed analizzata dall'istituto Svedese di Studi Classici con a capo re Gustavo Adolfo di Svezia che operò in questi luoghi dal 1966 al 1975.L'importanza di questa zona,già segnalata all'inizio del 1900 da Luigi Rossi Danielli archeologo viterbese,è da attribuirsi alla sua esclusiva natura:è pressocchè l'unico sito dell'Etruria dove è stato possibile riportare alla luce resti di capanne o abitati etruschi.Un altro elemento di fondamentale importanza è che dopo l'abbandono nel V secolo non fu mai più abitato:il luogo,quindi,si è mostrato in un certo senso "integro"senza contaminazioni romane o medievali.La parte più interessante è quella denominata zona F,in cui è stata riportata alla luce una "Regia",un edificio adibito sia a casa che a luogo di culto.Tutt'oggi è possibile ammirare i resti di una parete con ampi blocchi di tufo e la base di 2 colonne che sorreggevano un tetto spiovente ricoperto di tegole lavorate.Il pavimento poggiava su di una lastra di tufo ed era costituito da un graticcio formato da pali ed aste trasversali,i cui spazi erano riempiti con canne,rami ed argilla.La popolazione del luogo era dedita all'agricoltura e all'estrazione del ferro,uno degli elementi cardine del commercio etrusco.Dopo l'abbandono,le cause non sono ben chiare,venne completamente distrutto e probabilmente gli scampati fondarono la città di Ferento,circa 1 km a nord est del fosso,che fu a sua volta distrutta dai Viterbesi.Il materiale trovato durante gli scavi è conservato presso il Museo Nazionale Etrusco della Rocca Albornoz,dove sono state ricostruite le case e gli edifici del tempo.
Le foto sono state tratte dal sito canino.info
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