Tesori della Tuscia:I feudi del Cinquecento

Si è da poco conclusa la settimana della cultura,un'occasione per visitare luoghi e monumenti chiusi al pubblico o che per varie ragioni sfuggono alla quotidiana attenzione.Nella Tuscia,come in tutta Italia, è stato possibile usufruire di visite guidate e di approfondimenti storici per scoprire un territorio ricchissimo di tradizioni culturali sconosciute agli stessi abitanti.Tra le numerose  proposte del week end,io  ne ho approfittato per approfondire alcuni aspetti sinceramente ancora oscuri,come per esempio il museo della città e del territorio di Vetralla che devo dire,è stata una vera scoperta.Inserito nel circuito dei musei a carattere demoantropologico conserva la documentazione  relativa a temi come la storia dell'ambiente e dei centri antichi,dell'architettura,dell'arte,delle tecniche e dei mestieri tradizionali.Un ritorno al passato che è possibile rintracciare anche attraverso i racconti dei Vetrallesi che custodiscono ancora ricordi e usanze in voga fino a non molto tempo fa.La seconda tappa dell'approfondimento è stato Palazzo Altieri a Oriolo,pochi chilometri da Bracciano.Un architetto,tra l'altro preparatissimo,della Sovrintendenza ai Beni Culturali ci ha guidato attraverso le stanze del palazzo cinquecentesco che sorgeva in un feudo donato dalla famiglia Orsini ai Santa Croce,capitani di ventura distintisi per la fedeltà al re di Napoli.Il palazzo e il borgo sono un esempio tipico di architettura urbanistica del Cinquecento che per ragioni difensive venivano costruiti con determinati criteri mentre l'interno dell'edificio presenta affreschi di notevole pregio da parte dei migliori artisti dell'epoca.Nell'ala est del palazzo è possibile visitare la galleria dei papi:Centinaia di ritratti di pontefici dalle origini ai giorni nostri,tra cui la papessa Giovanna,quella che ebbe le doglie durante la  processione di Pasqua ...Altro interessante  monumento dell'epoca è palazzo Giustiniani che si trova a Bassano Romano,a pochi chilometri da Oriolo e vicino l'antichissima città di Sutri.Purtroppo l'edificio è chiuso al pubblico perchè necessita di urgenti restauri,attualmente si sono trovati i soldi per rifare una parte del tetto,ma è aperto in certe occasioni come per es. il 7 e 8 luglio quando si celebra il mercatino seicentesco.Gli interni,come palazzo Altieri,sono ricchissimi di stucchi e affreschi di notevole pregio ad opera dei maggiori artisti dell'epoca,tra l'altro questo edificio è stato un set cinematografico per numerosi film,tra cui:L'avaro con Alberto Sordi,La dolce vita di Fellini,Domani è troppo tardi di De Sica.....Grandi tesori racchiusi in antichi feudi del patrimonio di San Pietro in Tuscia, nascosti agli sguardi frettolosi del turismo di massa ma aperti al turismo di cultura e approfondimento..


Mirabiliatour Itinerari nell'Italia sconosciuta

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