Viterbo, città medievale....










I vicoli e le piazzette del quartier San Pellegrino,il cuore della Viterbo medievale,sono testimoni di tante storie che la grigia pietra locale sembra voler nascondere agli occhi indiscreti e curiosi.Questo luogo è intatto ormai da secoli:Le torri,i cortili,i balconi,i profferli,le caratteristiche scale esterne dell'architettura viterbese,sembrano volersi difendere dall'avanzare del tempo rimanendo chiusi in un mondo a sé.Lungo la via che taglia in due il quartiere si affacciano numerose botteghe di artigiani e punti di ristoro,mentre la luce fioca illumina un mobile antico o un crocefisso e i passi sul selciato risuonano lontani per cui sembra di essere un viandante della Via Francigena che si affretta ad arrivare alla chiesa di San Pellegrino, per riposarsi e rifocillarsi in vista delle ultime tappe che portano a Roma.Tra l'altissima torre Scacciaricci che sovrasta il Palazzo degli Alessandri,scampato alla distruzione ad opera delle famiglie Tignosi e Cocco nel 1251 grazie all'intervento di Papa Innocenzo IV,e i vari vicoli che adornano il quartiere c'è il BB San Pellegrino,un palazzo del Cinquecento appartenuto ad un facoltoso mercante di Cremona.Questo si trasferì a Viterbo dove sposò la figlia di un artigiano-scultore del posto,un certo Monaldo o Monaldi che,probabilmente, costruì e scolpì il grande camino del salone principale dell'abitazione,affrescandone le pareti laterali.I soffitti in legno,l'arredamento in stile e le finestre con vista sui tetti antichi amplificano quell'atmosfera misteriosa che aleggia in tutto il quartiere e specialmente nelle sere d'inverno,tra il profumo dei camini e il gioco di luci delle finestre, sembra di sentire il borbottio di Annunziato che,in cambio di una bottiglia di olio,toglieva il malocchio agli sfortunati afflitti da chissà quale male oscuro...
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