Le gallerie del Monte Soratte





Le famose gallerie lunghe 4 km ora sono gestite da giovani volontari di Sant'Oreste,borgo di origine medievale che si affaccia sulla valle del Tevere a nord-est di Roma.
Foto di Luca Cavallari


Da qui Kesselring,il feldmaresciallo responsabile dell'eccidio delle "Fosse Ardeatine", comandò la resistenza tedesca durante l'avanzata degli Alleati,mentre,successivamente,furono usate come rifugio anti-atomico durante la guerra fredda.Il Monte Soratte è posizionato al centro della valle del Tevere e dalla sua cima è possibile avere un'ampia panoramica sul territorio circostante per questo Kesserling lo utilizzò come base di controllo per osservare gli Anglo -Americani che avanzavano da sud.Finchè il 12 maggio del '44 ci fu l'incursione di due stormi di bombardieri B-17 alleati che,però,non centrarono l'obiettivo a causa di una fitta nebbia (l'attacco è documentato da una foto tuttora negli archivi degli Stati Uniti, ma resa pubblica negli anni scorsi). Kesselring abbandonò il Soratte dopo aver fatto sotterrare lì intorno alcune casse contenenti parte dell'oro trafugato dalla Banca d'Italia,mai ritrovato.Durante la visita al bunker ci si addentra in un meandro di cunicoli affiancati da ampi e grezzi locali concepiti per la vita quotidiana sottoterra di centinaia di persone,fino ad arrivare all'area più recente. Quando negli Anni Sessanta durante la cosiddetta guerra fredda sembrava più che possibile una guerra atomica, una parte delle gallerie fu sistemata anche con pareti e pavimenti sovrapposti per rendere meno gravi le conseguenze delle micidiali onde d'urto causate dallo scoppio di ordigni nucleari. All'interno ci sono ancora esposti cartelli in inglese, considerato che il bunker sarebbe stato gestito da forze Nato, anche se a trovarvi rifugio sarebbe stato il governo italiano. La sistemazione di questa area atomica,tra l'altro costosissima per i particolari congegni impiegati,iniziò nel 1967e si protrasse fino al 1972,quando venne sospesa perchè la paura del nucleare si affievolì.La visita alle gallerie del Soratte è anche un'occasione per un'arrampicata sul monte all'interno di un'oasi naturale ricca di reperti reperti architettonici romanici.
Fonte:Articolo di Domenico Paravati Il Galileo
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