Un altro tratto della via Francigena





Ieri ho esplorato un altro itinerario, o meglio un altro tratto della Via Francigena.Siamo partiti dalle terme di Viterbo,in un tratto ancora ricco di testimonianze passate,tipo resti delle terme romane,di quelle riservate agli ebrei e quelle degli Almadiani,una famiglia viterbese che costruì un edificio nel territorio.Si passa lungo sentieri che attraversano la campagna con i tipici uliveti,campi di grano,d'avena o di erba medica,solo ogni tanto si incontra qualche casa di contadini.A poche decine di metri dall'inizio ci si imbatte su un antico ponte romano sull'Urcionio,il fiume sotterraneo che attraversa il centro storico della città, e dopo qualche passo è visibile un'edicola con raffigurati i santi Valentino e Ilario martiri cristiani, i cui corpi vennero nascosti in una tomba etrusca riutilizzata come catacomba cristiana che si trova nei pressi del martirio.Il paesaggio è incorniciato dalla sagoma dei Monti Cimini e da quella del Fogliano che racchiude il lago di Vico,di origine vulcanica.La strada,in aperta campagna,è a tratti intervallata da tagliate,molto probabilmente di origine etrusca,che rendono l'ambiente più suggestivo e particolare.Dopo qualche chilometro ci siamo imbattuti in un altro ponte romano,completamente ricoperto di vegetazione,o meglio lo abbiamo attraversato come facevano i pellegrini tanto tempo fa.A metà strada abbiamo fatto una sosta seduti sull'erba e ci hanno raccontato che coloro i quali si recavano in pellegrinaggio lungo la via Romea portavano con sé una medaglia,chi andava a Santiago una conchiglia e chi andava a Garusalemme una palma.Poi,ci si è soffermati sul cibo che i monaci somministravano ai pellegrini,in genere legumi freschi o secchi a seconda della stagione..Le fave,in particolare,venivano cotte con la buccia e fatte insaporire nel lardo,oltretutto,nei giorni pari si aveva diritto a cinque uova e in quelli dispari a due..Dopo circa 6 km di passeggiata siamo giunti alle cosiddette Masse di San Sisto,luogo ideale per il riposo:Ci sono due vasche di acqua sulfurea e a temperatura corporea tutto l'anno,dove si può stare in immersione nel completo relax.Un cammino il cui paesaggio non si discosta molto da quello di tanti anni fa se non altro per la tranquillità dei luoghi e la bellezza dei paesaggi.
Lazio sconosciuto viaggio nel Lazio misterioso
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