I bunker del Monte Soratte






Foto di L.Cavallari






A pochi km da Roma,nella piana del fiume Tevere,erge solitario il Monte Soratte,zona di confine tra Falisci e Capenati, la cui bellezza veniva decantata già nelle parole di Orazio:"Vides ut alta stet nive candidum Soratte".Con i suoi 681 metri di altezza,le chiese rifugio ideale di eremiti ed in particolare di San Silvestro e il piccolo paese di Sant'Oreste rappresenta la meta ideale per gli amanti delle escursioni.Il monte,infatti,oltre ad essere una riserva naturale è anche interessante per la presenza di meri,pozzi profondi decine di metri e comunicanti tra loro,e per le numerose gallerie scavate durante il Fascismo e utilizzate dai Tedeschi durante la II guerra mondiale.Per dieci mesi circa le gallerie offrirono rifugio alle truppe tedesche ma nel giugno del 44' dopo un bombardamento da parte degli alleati,il fed-maresciallo Kesserlring,lo stesso che diede l'ordine per l'eccidio delle Fosse Ardeatine,ordinò di abbandonare l'area e di nascondere,nelle gallerie,68 casse contenenti oro sottratto alle famiglie ebree e alla banca d'Italia.Per anni si parlò del famoso tesoro nascosto nelle viscere del Soratte,ma in effetti non si ritrovò nulla.Nel 1967,durante la guerra fredda,le gallerie vennero trasformate in bunker antiatomico in caso di guerra nucleare.Questo era il più grande d'Europa da utilizzare come rifugio per la presidenza del consiglio dei ministri.
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