Ritorno alle origini:Gli ebrei di Roma





In questi giorni si ricorda la Shoà,il grande sacrificio di esseri umani grandi e piccoli immolati e depredati, nel nome di una visione sociale che si potrebbe definire "extraterrestre".
Mirabiliatour intende ricordare quel momento storico invitando a conoscere più da vicino un certo luogo,un posto geografico ben preciso che racchiude nelle sue case antiche,nelle botteghe,nei cimiteri ricordi di vite più o meno belle passate e vissute come tante.Il ghetto di Roma può essere considerato tra i più antichi d'Europa:I primi insediamenti In Italia ci furono 2000 anni fa,mentre un nucleo consistente si formò intorno al II e I secolo dopo la guerra di Pompeo in Giudea che portò a Roma schiavi ebrei.La conquista di Gerusalemme,come riportata nell'arco di Tito,ad opera di Vespasiano e poi del figlio incrementò ulteriormente la presenza degli ebrei a Roma.Un popolo originario del Medio Oriente che si stabilì nell'allora caput mundi e visse per secoli nel tessuto sociale di allora,prosperando e sviluppandosi in tutta Europa.Ma nel 1555 Papa Paolo IV istituì il ghetto,per cui tutti coloro di religione ebraica furono costretti a vivere in una specie di recinto chiuso ed inoltre dovettero dedicarsi solo alla vendita degli stracci e al prestito di denaro secondo certe regole imposte.Solo la breccia di Porta Pia nel 1870,liberò questo popolo dalle angustie in cui la cristianità l'aveva gettatao e dove ripiombò nel 1938 quando il Fascismo adottò le leggi razziali.
Il vico sosteneva che la storia è ciclica,gli eventi si ripetono,ed infatti...Solo che stavolta furono più cruenti e a stento immaginabili:Una mattina del 16 ottobre 1943 un esercito di nazisti circondò il ghetto e deportò tra donne,vecchi,uomini e bambini più di 2000 ebrei.Quando la guerra finì ne ritornarono a mala pena 7 o 8,alcuni entrarono nelle loro case vuote e trascorsero intere giornate a piangere,poi,quando qualcuno si avvicinava per sapere cosa gli era successo,era considerato un matto in preda al delirio perchè nessuno credeva ai suoi racconti.Il ghetto,oggi,è un quartiere nel centro di Roma,ma per chi sa guardare al di là delle apparenze è qualcosa di più di una semplice lapide o ricordo...Anche a Viterbo ci sono luoghi da dove gli ebrei sono stati prelevati e sono stati cancellati,in particolare c'è una epigrafe a ricordo di una famiglia che una mattina è stata portata via e non è più tornata...quando l'ho letta per la prima volta,mi ricordo di aver pensato se quel giorno c'era il sole,in fondo era una giornata come tante altre, anche se era successa una cosa che aveva stravolto tutto...
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Le foto sono state tratte da Google

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