La piramide di Bomarzo



Il territorio compreso tra Soriano nel Cimino e Bomarzo,l'antica Polimartium,è una sorta di museo all'aria aperta per le numerose testimonianze che spaziano dal periodo etrusco a quello romano conservatesi in buono stato grazie alla morfologia del terreno.Il peperino,roccia di origine vulcanica,si è ben prestato alla lavorazione ed ha dimostrato una buona resistenza agli agenti atmosferici come testimoniano i monumenti funerari della Selva di Malano,le tombe antropoidi di Corviano o il famoso Bosco Sacro di Vicino Orsini.Ma un monumento ancora più maestoso e misterioso presente in questa zona è la cosiddetta "piramide di Bomarzo" scoperta solo di recente, un enorme masso di peperino che si è distaccato dalla rupe che costeggia la valle.La struttura ricorda quella di una piramide:c'è una scala centrale composta da 26 gradini,alcuni dei quali larghi 1.000 metri,mentre sul lato destro sono incisi dei canali forse per la raccolta dei liquidi sacrificali.HA un'altezza di 8 metri nel lato verso monte e 16 metri nel lato a valle,anche se le misure sono approssimative in quanto il complesso si è interrato a causa degli assestamenti del terreno verificatesi nei secoli.In prossimità dell'edificio c'è una caverna naturale,probabilmente utilizzata come abitazione dove sono stati rinvenuti frammenti fittili di vasellame databili dall'età villanoviana fino al secolo scorso.La sommità della piramide ricorda una barca con la punta rivolta ad est e manifesta una notevole quantità di energia,misurata da un radioestesista esperto in archeologia.Forse questo monumento rappresentava una sorta di base di lancio verso il mondo extraterrestre o una sorta di "barca celeste" dove entrare in trance e iniziare una navigazione verso mete extracorporee.Le ipotesi sono tutt'ora aperte ed è comunque interessante la somiglianza al cosiddetto "trono"che si trova a Montecchio, dove pare che le famose streghe attingessero un'energia primordiale.
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Fonte:"La piramide di Bomarzo" a cura di Mario Tizi e Luciano Proietti pubblicato in Archeotuscia news,periodico di informazione archeologica e culturale N. 2 maggio 2010
Disegno a china di Luciano Ilari,pubblicato in Archeotuscia news
Foto di Luciano Proietti dello'associazione Archeotuscia di Viterbo

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