Pasqua nella Tuscia

Tra pochi giorni è Pasqua ed in questa occasione desidero pubblicare un'antica filastrocca tratta dal sito "terre di maremma".Ancora oggi è possibile udire versi e detti di un tempo lontano:le nonne le tramandano ai nipotini che a loro volta si divertono a ripeterle ai compagni,anche se ormai sono viste come un gioco alquanto strano...Durante un viaggio attraverso l'Italia il giornalista e scrittore Guido Piovene descrisse la Tuscia come un territorio a sè,tra Roma e la Toscana...Quest'isolamento che anni fa poteva essere visto come un fattore nocivo,oggi stranamente rappresenta la sua forza,cioè quella di essere un isola felice nel mare della globalizzazione..

La Passione

- Dove vai, madre Maria,
sola sola per questa via?
- Vo cercando il mio Figliolo,
son tre dì che non lo trovo.
- Lo troverai da piedi al monte
colle mani legate e giunte.
Sulla spalla la croce avea,
la portava e non la potea;
sangue rosso lui versava
la Madonna l'asciugava.
L'asciugava con gran dolore:
oggi è morto il Redentore.


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