Il sentiero dei briganti





Il brigantaggio è un fenomeno che ha coinvolto tutta l'Europa,se non il mondo,per diversi secoli.Era il prodotto di un'esistenza precaria e difficile,talvolta disumana,che si esplicava attraverso la violenza e la prevaricazione sul più debole.Anche la Tuscia come tanti altri territori conobbe questo fenomeno che si sviluppò assumendo uno stampo mafioso tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento,quando lo Stato riuscì a debbellarne la piaga.L'autore di una efficiente rete di brigantaggio nel territorio tra la maremma viterbese e quella toscana fu Domenico Tiburzi,o meglio "Domenichino".Sono state scritte molte cose su questo personaggio e molte leggende narrano che fosse dotato di un'intelligenza superiore alla media,che avesse un cervello molto più grande del normale o che fosse un sanguinario spietato e crudele o,al contrario, una specie di Robin Hood.Al di là delle teorie resta solo il fatto che a quei tempi la maremma non era il posto splendido che è oggi:c'era la malaria e la fame,il tasso di mortalità infantile era altissimo mentre le cose sono cominciate a cambiare solo durante il Fascismo grazie alla bonifica delle paludi e alla donazione delle terre ai contadini da parte dell'Ente Maremma.Di quei tempi oggi rimane solo il ricordo e i magnifici paesaggi che ancora lo caratterizzano:dall'intricata Selva del Lamone,dove Domenichino si nascose per anni,alla natura aspra della maremma.Un paesaggio ancora forte ed indomito come lo era allora anche se,per fortuna,privo delle miserie umane che lo hanno caratterizzato a lungo.In questi boschi ed in queste campagne Tiburzi si aggirava quasi indisturbato con la complicità di signori e contadini,finchè venne ucciso in un'imboscata...vicino Capalbio.Eroe per il popolo e malfattore per la Chiesa,la disputa fu così grande che si dovette giungere ad un accordo:venne seppellito nel cimitero di Capalbio sotto una colonna posta metà nel luogo consacrato e metà fuori .....Difensore degli oppressi o no, io vorrei semplicemente sottolineare che non sono d'accordo con coloro i quali descrivono Tiburzi un sanguinario crudele e senza scrupoli,per una semplice ragione:tutt'oggi nel sud della Toscana egli è considerato ancora una specie di eroe benefattore.Dico questo per esperienza diretta, essendo la pronipote di Domenichino,era il nonno di mio nonno,più volte parlando con la gente ho riscontrato un sentimento di ammirazione .....
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Le foto sono tratte dal cd rom "passeggiando per la Tuscia",a cura del Comune di Viterbo

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