L'oro verde della Tuscia

La leggenda vuole che un giorno le piante si riunirono per eleggere il loro re.Dopo aver a lungo discusso, tutte si trovarono d'accordo nello scegliere l'ulivo, ma questi rifiutò rispondendo: "E' troppo importante la missione che Dio mi ha assegnato per il bene dell'Umanità perchè io possa occupare il mio tempo nelle cure del Governo".
La coltura dell'olivo nella provincia di Viterbo deve la importanza alla diffusione capillare, sia in termini territoriali che aziendali, ma soprattutto al suo radicamento socio-culturale che vede nascere la coltivazione delle olive nella Tuscia dal tempo degli Etruschi.
Grazie alle sue caratteristiche geologiche e climatiche, l'intero territorio provinciale può essere considerato una delle realtà di maggiore pregio per la produzione dell'olio extravergine di oliva. Caratteristiche uniche che hanno portato nel 1998 al prestigioso riconoscimento di Olio extravergine di oliva di Canino DOP (Denominazione di Origine Protetta), a cui si è aggiunto nel 2006 l'Olio extravergine di oliva Tuscia DOP.
Grande importanza assumono dunque le Feste dell'Olio della Tuscia che presentano un ricco itinerario che collega borghi medievali, sapori , arte e tradizioni, un'occasione unica per scoprire un prodotto di qualità frutto di un grande amore per la terra.
Protagonisti della manifestazione sono Comuni e Pro loco che dal 14 novembre all'8 dicembre presentano un cartellone ricco di eventi folcloristici, stand enogastronomici, musica e convegni, degustazioni guidate. Si inizia a Blera (14 e 15 novembre), poi Canino (28-29 novembre e 5-8 dicembre) e Vetralla (28-29 novembre, 5-8 dicembre).
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