Le streghe di Benevento







Si dice che a Benevento si riuniscano le streghe di tutta Italia e la leggenda circola dal XIII secolo , epoca in cui i Longobardi si spinsero sempre più nel sud d’Italia per completare la disfatta della potenza romana. Già la romanità era stata contraddistinta dal rituale legato alla venerazione della dea egizia Iside,simbolo paranormale e magico, già adorata dai Greci.Infatti si era soliti associare Iside a Ecate dea degli inferi e a Diana, dea della caccia. Se ne deduce che il nome Janara con il quale si è soliti chiamare la strega di Benevento possa derivare da Diana. Quindi la genesi delle streghe beneventane è da collocare in una realtà del tutto pagana e in rituali terrificanti che hanno visto streghe danzare intorno al fuoco, causando atroci deformità nei neonati, procurando loro grandi pene,generando senso di profonda angoscia nei malcapitati oggetto dei loro malefici. La cosa ancora più particolare è che le riunioni avvenivano intorno a un albero di noci lungo la riva del fiume Sabato, che nonostante fosse stato tagliato , quasi per magia ha continuato a crescere a testimonianza di un’impenetrabilità di un mondo nascosto legato a riti e a magie. La tradizione popolare nordica fatta di Elfi , streghe , gnomi e boschi incantati si introduce in una mitologia classica pagana ed orientale .Si è soliti ricordare anche che attorno all’albero di noci erano soliti riunirsi i Longobardi, i quali appendevano all’albero pezzi di pelle di caproni che avrebbero dovuto strappare e mangiare mentre erano in corsa sul loro cavallo. Il rituale aveva un significato specifico : Il loro Dio sacrificato e fatto a pezzi sarebbe stato pasto dei fedeli. E’ l’intreccio delle storie di uomini miti e tradizioni che affascina , è la devianza terrificante che è servita nei secoli a esorcizzare le paure,mentre le streghe malefiche hanno, semmai, rappresentato quell’aspetto terrificante della donna eternamente combattuta dalla sua angelica essenza e dalla sua maligna femminilità.
Dalla nostra corrispondente in Campania Marina de Martino www.naplespompeiitour.com
Mirabiliatour.Itinerari nell'Italia sconosciuta
Le foto sono state tratte da Google

Commenti

Anonimo ha detto…
Anche in Valnerina (Pg) è convinzione generale che le streghe, per compiere le loro malefatte e, ancor prima, per trasformarsi in animali e per intraprendere il volo a cavallo della scopa, dovessero sottoporsi ad una misteriosa unzione, la quale era accompagnata dalla recitazione della formula "canonica" con la quale iniziava il loro volo stregonesco: "Sotto l'acqua e sotto 'l vento, sollo 'l noce de Benevento"
Dimitri Bellini

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