Il mistero etrusco della Cuccumella




Vulci fu una città stato etrusca di notevole importanza e dimensioni,un luogo che tutt'ora conserva opere di inestimabile valore archeologico come la tomba François e la Cuccumella,il tumulo più grandre d'Etruria.Quest'ultima, già esplorata da cercatori di tesori o di improbabili emozioni come Luciano Bonaparte o lo scrittore D.H. Lawrence,è un'opera di evidente significato simbolico.Presenta un diametro di 65 metri e un'altezza di 20 con tre ingressi di accesso preceduti da un lungo dromos al cui interno vi è un intricato labirinto interamente scolpito nel tufo.La forma esteriore è quella di 2 coni sovrapposti:uno punta verso il cielo,l'altro verso la terra con un evidente significato magico simbolico.Le energie provenienti dalle stelle passavano attraverso i cunicoli sotterranei,nelle cui pareti erano scolpite costellazioni ed animali,superando simbolicamente il potere distruttivo della morte.L'eterna lotta tra Eros e Tanatos,tra l'istinto vitale e quello mortale che gli Etruschi rappresentavano attraverso monumenti singolari ed enigmatici per spiegare o meglio controllare la dialettica della vita che solo più tardi,nell'età moderna,verrà svelata e compresa da colui che è considerato il padre della psicoanalisi,S.Freud.
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Fonte:La cuccumella di Vulci a cura di Mario Tizi,pubblicato in Archeotuscianews N.3
Le foto sono state tratte dal CDrom "Passeggiando per la Tuscia" a cura del Comune di Viterbo.

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